Domenica
primo marzo si è tenuta alla Gran Guardia la seconda edizione di TEDx Verona,
conferenza sull'innovazione, quest'anno col tema Beyond the Wall, oltre il
muro, organizzata da volontari su modello dell'originale TED.
Esperti
di ambiti diversi si sono confrontati sui muri che si abbattono nelle loro
discipline e soprattutto su come considerarli come occasione per guardare
oltre, come prenderli come spunto per lanciare idee innovative che
contribuiscano al miglioramento del nostro futuro.
Tiziana
Cavallo, responsabile dell'Ufficio Comunicazione dell'Università di Verona e
nel mondo di TEDx Verona della community di volontari, oltre che una delle
organizzatrici, ci racconta la sua esperienza.
Come
sei venuta a contatto con il mondo TED e con il TEDx Verona?
Sono
entrata in contatto col mondo TED sette – otto anni fa. Essendo molto
appassionata di rete è impossibile non incappare nei video TED perché parlano
di innovazione in tutte le sue declinazioni.
Il
contatto con il TEDx Verona avvenne due anni fa, nell'estate del 2013, perché
conoscevo Francesco Magagnino, attuale presidente dell'associazione TEDx
Verona, che si è costituita in occasione appunto del primo TEDx Verona nel
febbraio del 2014. Siamo tutti volontari, diventati
anche amici. Eravamo nove organizzatori l'anno scorso e quest'anno siamo
raddoppiati. Il primo anno abbiamo accolto 200 persone, quest'anno 700. Per
organizzare un evento del genere ci vogliono tanta manodopera e tante teste
pensanti, così la famiglia si è allargata, accogliendo anche 40 volontari.
Quali caratteristiche sono per te indispensabili per dar vita a un
evento del genere?
La caratteristica fondamentale è una forte, enorme, esplosiva
passione. È un evento che viene creato una volta all'anno, e si organizza negli
spazi di tempo libero del lavoro e la vita privata di ciascuno di noi. Si
toglie tempo alla famiglia, alle passioni personali, ma diventa una passione
personale l'organizzazione del TED. È molto importante anche la voglia di
mettersi in gioco: non è facile dedicare il proprio tempo gratuitamente a un
qualcosa che tu regali, attraverso il tuo tempo e l'organizzazione, al
territorio e alle persone che prendono parte. Indispensabile poi un po' di sana
follia, come spesso le grandi imprese sono create da grandi folli.
Cos'è cambiato quest'anno rispetto al primo TEDx Verona?
Siamo tutti più matti. È esponenzialmente cambiato tutto: la
passione, lo sforzo, il team, l'evento. Un cambiamento sia numerico che
emotivo. Tutto è migliorato, sebbene nei giorni precedenti l'evento sentissi
una rabbia mia di non riuscire a dare quello che il TED meritava, come tempo da
dedicare, anche perché questo evento, TED, ti dà tanto umanamente. Soprattutto
adesso, dopo l'evento, riceviamo attestati di stima, di ringraziamento, girano
foto nei social. L'evento è stato impeccabile, quindi la tensione che si
respirava quel giorno era dettata dal voler essere al top per regalare un
evento al top, a tutti quelli che hanno partecipato e a quelli che non hanno
partecipato ma godranno del TEDx vedendo i video che a breve verranno
pubblicati in rete sia su TEDx Verona che su TEDx Italia.
Cosa cercate nei possibili ospiti?
L'organizzazione del TEDx dura circa nove mesi, quindi quasi
quanto una gravidanza. Per i tre mesi successivi non ne vogliamo sentir
parlare, ma già dall'estate iniziamo a raccogliere idee, sia di organizzazione
che di nomi di persone che vorremmo vedere sul palco del TEDx. Cerchiamo dei
reali innovatori ma soprattutto individui capaci di raccontare la loro storia
di innovazione. Purtroppo non tutti i grandi geni sono dei grandi comunicatori.
Questo non significa che un grande genio non possa assurgere al palco TED, ma
il grande elemento che fa la differenza nello speaker TED è anche l'empatia che
riesce a creare con il pubblico, la capacità di veicolare la sua storia.
Quest'anno abbiamo cercato di dare una ventata di internazionalità attraverso
due ospiti stranieri.
Cosa vorresti realizzare di nuovo l'anno prossimo?
Di sicuro vogliamo mantenere l'internazionalità, perché quest'anno
ha dato un tocco di innovazione in più. Conoscere le storie di chi gira il
mondo apre ancora di più la mente. Una cosa sicura è cercare il più possibile
storie di donne, perché è paradossalmente difficile, non riusciamo mai a
raggiungere la parità.
Potete trovare ulteriori informazioni su TEDx Verona sul loro sito
www.tedxverona.com, e seguirli su Facebook, Twitter, Youtube e Instagram.
Per scoprire cosa è il TED, visitate il sito www.ted.com.
Tiziana Cavallo sarà con noi il ventisette marzo in aula 1.5 per
parlare di “Mojo ovvero il giornalista 4.0, che con uno smartphone è in
grado di fare tutto”, nell'ambito del ciclo di conferenze “Al PASSo con
l'informazione”.
di Mariella Rendon
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