Benvenuti al primo appuntamento con
questa nuova rubrica, dedicata allo sportivo più “in forma” del
momento.
26 maggio 1977: a Pavullo nel Frignano nasce Luca Toni.
Luca, un nome breve, semplice. Due sillabe che segnano l’inizio e
la fine del sostantivo, un dai e vai, il suo modo di giocare insomma.
Inizia a segnare nel Modena e da lì non smette più, tant’è che
lo troviamo ancora oggi ai vertici della classifica marcatori della
serie A.
Ma partiamo da lontano: i primi anni della sua carriera li
trascorre nel calderone della serie C, tra Modena appunto, Lodigiani
e Fiorenzuola, dove le diverse panchine riservategli da Cavasin lo
fanno pensare ad un precoce ritiro dal calcio giocato. Ma dopo anni
di purgatorio sembra arrivare il suo momento: passa al Treviso (serie
B), qui mette a segno 15 gol in 35 partite, grazie ai quali l’anno
dopo viene acquistato dal Vicenza che lo lancia nel palcoscenico
della serie A.
Nonostante le buone prestazioni non riesce ad evitare
la retrocessione dei biancorossi, ma è Carlo Mazzone a trattenerlo
nel massimo campionato facendogli vestire la maglia del Brescia. In
seguito indosserà le casacche di Palermo, Fiorentina e Bayern
Monaco, con le quali totalizza 135 reti in cinque anni. Sono numeri
da record. Ed è proprio per l’esperienza tedesca che vale la pena
spendere due parole in più: in Baviera Luca diventa un idolo
assoluto, a suon di gol conquista un’intera città, con tanto di
canzone dedicata a lui, rimanendo ad oggi uno dei pochi italiani ad
aver vinto la classifica marcatori in un campionato estero. Prima di
proseguire con i club, però, è bene aprire una parentesi dedicata
alla nazionale: il suo esordio risale al 18 agosto del 2004 contro
l’Islanda, nel settembre dello stesso anno realizza anche la prima
rete in azzurro, regalando la vittoria contro la Norvegia.
Da qui
rimane nel giro della rappresentativa italiana fino a quello che può
considerarsi il culmine della sua carriera, ovvero la conquista del
mondiale in Germania, paese in cui approda dopo l’esperienza alla
viola come abbiamo visto.
Gli anni successivi alla Bundes Liga sono
un po’ travagliati e il bomber modenese non riesce a trovare
l’ambiente ideale, motivo per cui cambia diverse piazze, senza
perdere comunque il vizio del gol. Approda, infine, nel 2013, in una
delle due squadre della nostra città: l’Hellas Verona. In terra
scaligera finalmente trova il giusto habitat per dare il meglio di se
ed alla prima stagione in maglia gialloblu sigla 16 reti, diventando
il miglior marcatore di sempre dell’Hellas in un singolo
campionato, oltre a raggiungere le 300 reti da professionista nel
giorno della sua trecentesima partita in serie A.
Voi direte, ma dove
sta la novità in tutto questo? Non c’è nessuna novità, perché
Luca continua a fare quello che gli riesce meglio da una vita: il
gol. Nell’ultimo mese (motivo per cui parliamo di lui) ha punito
Milan, Napoli e Cesena, siglando una doppietta da brividi al San
Paolo ed una al Manuzzi. A 38 anni, scusate se è poco, corre e segna
come all’inizio ma soprattutto, si diverte ancora come un
ragazzino.
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