È da qualche giorno scaduto il
termine di presentazione delle liste per le elezioni studentesche dei
rappresentanti nei seguenti organi: Consiglio di Amministrazione, Senato accademico, Consiglio di
Amministrazione dell’E.S.U. A.R.D.S.U. , Consiglio degli Studenti, Consiglio di
Dipartimento e Collegi Didattici. Per questo motivo abbiamo intervistato i
portavoce delle tre liste candidate per gli organi maggiori, non solo con
l’intento di conoscerle bensì anche per illustrare, nel caso non si sappia già,
quando votare.

- A quale lista appartieni, generalità della lista di appartenenza, come
nasce?
UDU: Ateneo alla
luce del sole - Udu Verona. La lista nasce due mesi fa dai componenti
dell’Udu, Unione degli Universitari, associazione nazionale non connotata
partiticamente ma che si colloca ideologicamente a sinistra, impegnata nella
tutela dei diritti degli studenti.
S.O.: Student
Office: un gruppo di studenti indipendenti da qualsiasi altra formazione
che si impegna ad essere attivo per migliorare l’università dall’interno.
SUV: "S.U.V.
Studenti Universitari Veronesi" è una lista apartitica, che nasce
dall'idea di un gruppo di pubbliche relazioni: non c'è niente di meglio della
classica "chiacchierata" per confrontarci e realizzare qualcosa di
concreto.
- È composta dalla stesse persone degli anni precedenti oppure ci sono
new entry? Come è strutturata?
UDU: Composta
inizialmente dai tesserati Udu, la lista ha però accolto via via sempre più
studenti, fino ad avere oggi circa 40 candidati a rappresentanza di (quasi)
tutti i dipartimenti dell’Ateneo.
S.O.: Da una decina
di studenti che corrono per i collegi didattici di economia, giurisprudenza e
medicina e il consiglio studenti. Ci sono parecchie new entry anche se non sono
del tutto nuove a queste attività.
SUV: Lista
totalmente nuova, supportata dal nostro staff di pubbliche relazioni. Abbiamo
candidati per tutti gli organi maggiori e nei dipartimenti di economia, scienze
motorie, beni culturali. Per medicina e biotecnologie abbiamo preferito
dialogare con “Debug” e “Medicinamente”, liste che funzionano e si presentano
in quei dipartimenti.
- Quando vi incontrate, come vi finanziate?
UDU: Oltre ai
contatti frequenti anche attraverso whatsapp e facebook, ci incontriamo
solitamente ogni settimana. Il nostro è un lavoro continuo che si concretizza
in lista al momento delle elezioni.
Ci finanziamo con i proventi di un nostro tesseramento interno, e con
ciò che ci stanzia la Commissione fondi d’Ateneo, composta da docenti,
personale tecnico amministrativo e studenti. Grazie alla validità dei nostri
progetti, e al lavoro del nostro rappresentante Udu all’interno della
Commissione, siamo sempre in grado di ottenere il massimo dei finanziamenti
disponibili.
S.O.: Ci incontriamo
ogni settimana e tassativamente prima di ogni consiglio proprio per dare poi
una posizione unita della lista durante l’assemblea.
Ci autososteniamo con i gettoni di presenza che ci permettono di
continuare con la campagna elettorale. Puntiamo ad autofinanziarci con quello
che riceviamo dagli organi.
SUV: Per la campagna
elettorale ci auto-finanziamo. Per ora ci incontriamo una volta a settimana.
- Qual è la vostra proposta? Obiettivi?
UDU: La nostra
preoccupazione principale è la tutela del diritto allo studio. Attualmente,
lavoriamo su una riforma del sistema di tassazione dell’Università di Verona, a
nostro parere non equo. In più, ci battiamo per aumentare gli spazi a
disposizione degli studenti e dell’autogestione; per riportare gli appelli
d’esame di tutti i dipartimenti a sei annuali, come da regolamento di Ateneo;
per una riforma completa del Cla e del sistema delle 150 ore.
S.O.: Noi vogliamo
che l’università diventi un luogo vivibile per lo studente: che non sia un
luogo dove si vada solo a sostenere gli esami. L’università non incentiva a
rimanere nei suoi spazi, terminate le lezioni: le aule vengono chiuse ed i
posti nelle biblioteche sono pochi.
SUV: Il vero
coinvolgimento e l'ascolto degli studenti. Spesso i rappresentanti di
dipartimento, una volta eletti, vengono "abbandonati": ogni studente
deve poter contribuire a migliorare il proprio dipartimento. Inoltre il
Consiglio degli Studenti deve essere un organo attivo, veramente autonomo e
decisionale.
- In cosa vi differenziate dagli altri? Perché dovremmo votarvi?
UDU: Ci
differenziamo per l’informazione. Partecipiamo costantemente a seminari e
convegni nazionali su tematiche sociali. L’impegno della rappresentanza non è
uno scherzo, non è visibilità. Puntiamo sui contenuti, non sui contenitori.
S.O.: Perché puntiamo
all’ascolto e a mettere al centro dei nostri interessi le problematiche degli
studenti, come è sempre stato.
SUV: Noi abbiamo le
idee chiare. Due parole chiave: "avere obiettivi" ed "essere
operativi". Sappiamo quello che vogliamo. Esempio di distanza dagli
studenti: non c'è informazione sulle elezioni, mancano manifesti in Università
per la presentazione delle candidature.
- Qualcuno tra voi ha avuto/ha esperienze in organi dell’università? Se
sì, in quali?
UDU: In tanti hanno
esperienza in senato accademico, consiglio degli studenti, commissione fondi.
Stiamo lavorando su tantissimi fronti e speriamo di essere riconfermati per
portare avanti i nostri progetti dall’interno.
S.O.: Abbiamo avuto
esperienze in consiglio studenti, nel collegio didattico di scienze economiche
e consiglio di amministrazione.
SUV: Nessuno dei
candidati è mai stato membro delle istituzioni dell'ateneo.
- Come giudicate il lavoro svolto dalle ultime elezioni?
UDU: Molto
positivamente, abbiamo vinto battaglie importanti e ne siamo molto soddisfatti.
(vedi volantino I nostri successi)
S.O.: Positivamente,
siamo riusciti ad ottenere una grande collaborazione tra le liste. Abbiamo la
consapevolezza d’essere liste diverse con approcci e punti di vista differenti,
ma siamo tutti studenti e i problemi rilevati sono gli stessi.
SUV: Poco concreto.
Consiglio degli Studenti immobile. Il C.d.S. può e deve avere un peso nelle
decisioni degli organi maggiori. Deve essere una presenza costante per tutti
gli studenti, mentre negli ultimi due anni si è auto-isolato, diventando un
organo "burocrate" ed intrecciando relazioni personali/politiche con
cariche più in alto. Dov’erano quando le tasse sono aumentate?
- Come avete programmato la vostra campagna elettorale?
UDU: Opera di
volantinaggio, allestimento di banchetti in tutti i dipartimenti, promozione di
eventi culturali e una festa al termine aperta a tutti gli studenti.
S.O.: Ci stiamo
ancora pensando, per ora le nostre forze sono incentrate sulla raccolta firme
per poterci candidare.
SUV: Volantini e
alcune assemblee in università.
- Qual è il peso della componente studentesca all’interno dei vari
organi? Perchè è importante votare?
UDU: Gli studenti
vedono problemi che docenti e tecnici non vedono. Si crea così dialogo e
confronto e per questo è fondamentale candidarsi e andare a votare: è un nostro
diritto e ne possiamo giovare.
S.O.: Se hai
proposte valide vengono ascoltate. Solo se si è attivi ed interessati i
risultati arrivano. Il voto è importante: è un diritto e un dovere civico.
Essere studenti significa anche far parte delle scelte che prende l’università
e lo si può fare solo se si è attivi, col voto o candidandosi. Anche
l’università si deve muovere di più per questo: si vota quando non ci sono le
lezioni, per cui si perde un gran numero di voti.
SUV: La componente
studentesca può e deve avere peso. Se uno ci crede, le cose si possono fare; ma
non posso criticare se non sono attivo. Grazie alla nostra rete di relazioni,
vogliamo proporre la pratica di una "critica propositiva attiva". Se
si fa capire agli studenti che possono e devono essere parte attiva, e vengono
ascoltati, allora vanno a votare. In passato sono stati scelti periodi
assolutamente sbagliati per il voto. Un altro segno della distanza fra il
C.d.S. e gli studenti: assurdo, fra persone della stessa età.
- Com'è il rapporto fra rappresentanti e docenti/tecnici?
UDU: Nel complesso
buono e proficuo: gli scontri servono a trovare punti d’incontro.
S.O.: Molto buono,
ma come sempre dipende chi ti trovi di
fronte.
SUV: Dipende dalla
persona, ma in genere si riesce a dialogare.
- Come giudicate l'amministrazione del rettore Nicola Sartor?
UDU: Molto contenti
per il suo atteggiamento, disponibile aperto e chiaro, attento alle questioni
studentesche.
S.O.: [non
risponde]
SUV: Non credo di
avere le capacità per giudicare un'amministrazione universitaria. Però ogni
studente può accorgersi delle lacune che viviamo: probabilmente manca una
convergenza verso obiettivi condivisi.
I portavoce ci hanno mostrato le loro linee guida e gli interessi.
Questo mandato scadrà nel 2016, ora tocca a noi tutti interessarci e muoverci
perché l’università sia anche nostra andando a votare il 10 e l’11 dicembre.
di Alessandro Bonfante, Cristina Samuelli e Francesca Cantone.
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