La frenesia e l'entusiasmo di partire per il soggiorno
Erasmus sono indescrivibili, ma ben presto ci si trova ad affrontare la realtà,
non sempre esaltante, di trovarsi in una città sconosciuta. Risulta, dunque,
fondamentale l'accoglienza da parte dell'istituto che riceve gli studenti.
La città di Liège (Belgio), una delle mete francofone, è
soprannominata la cité ardente, la
città ardente, per la calorosa accoglienza degli stranieri da parte dei
cittadini. In particolare le Università, e in primo luogo l'associazione ESN,
si preoccupano sin da subito di integrare gli studenti Erasmus nella vita
cittadina. Per prima cosa, attraverso attività, come lo speed meeting, gite e
le numerose feste, aiutano gli studenti Erasmus a conoscersi tra loro.
Fondamentali sono le due giornate di benvenuto (Welcome Day) che si tengono
qualche giorno prima dell'inizio dei corsi, nei quali i numerosi studenti
ospiti delle università assistono alle presentazioni e al discorso di benvenuto
del Rettore e di altri insegnati. In queste giornate si ha, inoltre, la
possibilità di visitare l'istituto e la città, ma anche di conoscere le usanze
e le tradizioni del Paese ospitante e alcune informazioni pratiche, come la
raccolta differenziata.
Il progetto più significativo è, però, il Parrainage. Questa iniziativa vede
l'affiancamento di uno studente Erasmus, chiamato filleul, a uno studente che frequenta l'Università ospitante, il parrain o la marraine. I contatti degli studenti vengono scambiati prima della
partenza, e il parrain diventa il primo punto di riferimento per il nuovo
arrivato, che ha la possibilità di avere una guida personale per integrarsi nel
nuovo ambiente.
Questo progetto non riguarda solo gli studenti Erasmus che
arrivano a Liège. Questi possono infatti contraccambiare il favore diventando
loro stessi parrains di studenti liegesi ospiti nella propria Università.
Quest'iniziativa è dunque significativa, nonostante non
sia nata esclusivamente per l'accoglienza dei ragazzi Erasmus, ma per integrare
tutti i ragazzi provenienti da altri Paesi, europei e non.
di Vanessa de Stradis
Nessun commento:
Posta un commento