mercoledì 24 giugno 2015

Madrid Erasmus life

Intervista ad una collega in trasferta spagnola
 
Paola Pedrotti è una studentessa di Lingue e culture per l’editoria del nostro Ateneo che, dallo scorso Agosto, studia e vive a Madrid, in Erasmus.
 
Quando e come hai deciso di buttarti in questa esperienza? Raccontaci un po' l’iter dall’idea all’effettiva partenza.
Dopo il liceo mi sarebbe piaciuto andare all’estero e con i miei genitori ho trovato un compromesso: studiare a Verona e partecipare al Progetto Erasmus. Appena usciti i bandi, con solo un semestre universitario alle spalle, ho tentato. Avevo scelto quattro Università, due tedesche e due spagnole, coerentemente con le lingue che parlo e studio. Sono stata presa per Madrid, scoprendolo il giorno prima del mio 20° compleanno! Sono stata subito felicissima e ho iniziato a documentarmi su questa città. Sono partita il 26 Agosto, accompagnata all’aeroporto da mio padre e mia sorella, e sono di ritorno il 30 Maggio.
Per quanto riguarda l’iter…diciamo che è la parte peggiore dell’Erasmus. Una marea di documenti che non devono però scoraggiare!


Ti sei trovata a vivere in una grande città estera da sola. Cosa o chi ti ha aiutato ad ambientarti?
Ho ricevuto molte visite e ho trovato quasi subito una stanza in un comodo appartamento condiviso con altri quattro studenti (due cinesi e due spagnoli): è veramente divertente, oltre che un aiuto per aprire mente e cuore a nuove culture e aumentare lo spirito di adattamento, che non guasta mai!

Quali sono state le soddisfazioni più grandi?
Soddisfazioni tante, troppe! Viaggiare, arrangiarmi, vivere sola, imparare a curarmi, badare a me stessa, gestire gli orari e incastrare gli impegni, organizzarmi.

Quali sono le maggiori differenze tra la Spagna e l'Italia, sia come sistema universitario che come stile di vita?
Qui l’università inizia l’8 Settembre e a fine Maggio già si concludono gli esami, che sono sparsi nel corso dell’anno. Le lezioni sono a frequenza obbligatoria e sono meno frontali. Molti parziali e prove, tantissimi lavori di gruppo e presentazioni in classe. Sinceramente preferisco così. Sono in un’università privata (tutto diverso!), le classi sono molto piccole (massimo 15 studenti) e si lavora meglio. Non mi mancano le lezioni a Verona e credo di avere imparato molto di più qui, in meno tempo! Mi sembra tutto più organizzato e gli uffici disponibili.
Madrid è incantevole e offre tantissimo. La sua posizione strategica nel mezzo della Spagna, i trasporti molto efficienti e i prezzi contenuti mi hanno permesso di visitare molti luoghi della città. Ed è proprio vero ciò che si dice dei popoli latini: se ti trovi per strada con una cartina aperta, è sicuro che qualche spagnolo si fermi a domandarti se può esserti d'aiuto!
 
Una volta a casa, credi che poi affronterai la vita in qualche modo diversamente da prima?
Sicuramente affronterò la vita diversamente, anche se ammetto che ora mi manca casa, il mio ragazzo, il mio ambiente. Quindi torno volentieri, anche perché sono soddisfatta: è come se sentissi che il mio tempo qui si è concluso (per ora).

Un consiglio a chi sta per partire in Erasmus o che comunque ha nei progetti di farlo?
Fate l’Erasmus perché è un’opportunità che viene data a noi giovani ed è un’esperienza impagabile sotto ogni aspetto.

Greta Maffei

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