In
un universo digitalizzato che condiziona sempre più ogni aspetto della nostra
vita, ci siamo chiesti come si sarebbe trasformato il mondo del libro, simbolo
chiave della nostra civiltà. Per scoprirlo ci siamo rivolti alla dottoressa
Federica Formiga, Professoressa di
Archivistica e Storia del libro e dell’editoria, oltre che presidente del
Master Universitario in Editoria: Progettazione e Management.
1.
Se in un prossimo domani venissero adottati gli e-book come materiale
principale di studio nella nostra Università,
comporterebbe secondo lei dei risultati positivi a corto e lungo termine?
Se l'e-book
rimarrà strutturato come oggi lo conosciamo non solo non ci saranno dei
risvolti positivi alla sua adozione, ma neanche sarà possibile adottarlo,
perché l'e-book non deve fornire solo le caratteristiche di un testo a stampa,
non può essere la copia di quello che già conosciamo. Ci saranno risultati
positivi se il libro digitale troverà dei valori aggiunti senza limitarsi a
quello che si può fare nel cartaceo (sfogliare, sottolineare, appuntare).
2.
Secondo lei le case editrici e librerie locali riuscirebbero ad adattarsi al
fenomeno?
Più che di
adattamento preferirei pensare alla trasformazione o alla convivenza tra i
sistemi editoriali.
3.
Secondo lei si creerebbe uno squilibrio tra studenti "digitalizzati"
e studenti che riescono a studiare solo su supporto cartaceo?
Non lo credo.
Chi studierà su device avrà possibilità solo diverse rispetto a chi rimarrà fedele al cartaceo, poiché potrà
in contemporanea far appello alla rete per approfondire quanto studia, però
allo stesso tempo dovrà mantenere la concentrazione e stabilire la gerarchia
delle fonti e l'autorevolezza delle informazioni. Il cartaceo, invece, contempla delle fasi più lunghe
ma servono a sedimentare lo studio e la ricerca.
Infine non si
tratta di riuscire a studiare o meno su supporti digitali; è oggettivamente
difficile per tutti leggere su supporti diversi dal cartaceo perché il nostro
cervello avrà ancora bisogno di tempo per riuscire a fare in modo che si
assimilino concetti e spiegazioni.
Se si sente la
necessità di stampare ciò che si sta leggendo in formato elettronico significa
che la missione dell'e-book è fallita. Diverso è ovviamente per la lettura
rilassata.
4.
Cosa ne pensa di adottare nel nostro sistema bibliotecario sistemi già presenti
in altre biblioteche, come il prestito di e-book a scadenza o la possibilità di
scaricare libri di cui è caduto il diritto d'autore?
Verona per far
fronte alla richiesta di testi, libri, articoli, saggi dovrebbe servirsi di
network di biblioteche digitali come ad esempio MLOL (Media Library on-line).
Lo praticano altri servizi bibliotecari (provincia di Brescia, comune di
Milano, ecc) e non avrei nulla da eccepire se anche il nostro Ateneo lo
utilizzasse. In genere la biblioteca mette a disposizione il link a cui si ha
un accesso limitato nel tempo. Scaricare libri per cui sono scaduti i diritti
lo si può fare privatamente grazie a Google Scholar e Google Books, che
permettono il download gratuito.
di Mariella
Rendon
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