È da qualche giorno scaduto il
termine di presentazione delle liste per le elezioni studentesche dei
rappresentanti nei seguenti organi: Consiglio di Amministrazione, Senato accademico, Consiglio di
Amministrazione dell’E.S.U. A.R.D.S.U. , Consiglio degli Studenti, Consiglio di
Dipartimento e Collegi Didattici. Per questo motivo abbiamo intervistato i
portavoce delle tre liste candidate per gli organi maggiori, non solo con
l’intento di conoscerle bensì anche per illustrare, nel caso non si sappia già,
quando votare.
Le votazioni sono aperte a tutti
gli studenti e dottorandi regolarmente iscritti e avverranno nelle giornate di
mercoledì 10 dicembre dalle ore 9 alle 19 e giovedì 11 dicembre dalle ore 9
alle 14.
- A quale lista appartieni, generalità della lista di appartenenza, come
nasce?
UDU: Ateneo alla
luce del sole - Udu Verona. La lista nasce due mesi fa dai componenti
dell’Udu, Unione degli Universitari, associazione nazionale non connotata
partiticamente ma che si colloca ideologicamente a sinistra, impegnata nella
tutela dei diritti degli studenti.
S.O.: Student
Office: un gruppo di studenti indipendenti da qualsiasi altra formazione
che si impegna ad essere attivo per migliorare l’università dall’interno.
SUV: "S.U.V.
Studenti Universitari Veronesi" è una lista apartitica, che nasce
dall'idea di un gruppo di pubbliche relazioni: non c'è niente di meglio della
classica "chiacchierata" per confrontarci e realizzare qualcosa di
concreto.
- È composta dalla stesse persone degli anni precedenti oppure ci sono
new entry? Come è strutturata?
UDU: Composta
inizialmente dai tesserati Udu, la lista ha però accolto via via sempre più
studenti, fino ad avere oggi circa 40 candidati a rappresentanza di (quasi)
tutti i dipartimenti dell’Ateneo.
S.O.: Da una decina
di studenti che corrono per i collegi didattici di economia, giurisprudenza e
medicina e il consiglio studenti. Ci sono parecchie new entry anche se non sono
del tutto nuove a queste attività.
SUV: Lista
totalmente nuova, supportata dal nostro staff di pubbliche relazioni. Abbiamo
candidati per tutti gli organi maggiori e nei dipartimenti di economia, scienze
motorie, beni culturali. Per medicina e biotecnologie abbiamo preferito
dialogare con “Debug” e “Medicinamente”, liste che funzionano e si presentano
in quei dipartimenti.
- Quando vi incontrate, come vi finanziate?
UDU: Oltre ai
contatti frequenti anche attraverso whatsapp e facebook, ci incontriamo
solitamente ogni settimana. Il nostro è un lavoro continuo che si concretizza
in lista al momento delle elezioni.
Ci finanziamo con i proventi di un nostro tesseramento interno, e con
ciò che ci stanzia la Commissione fondi d’Ateneo, composta da docenti,
personale tecnico amministrativo e studenti. Grazie alla validità dei nostri
progetti, e al lavoro del nostro rappresentante Udu all’interno della
Commissione, siamo sempre in grado di ottenere il massimo dei finanziamenti
disponibili.
S.O.: Ci incontriamo
ogni settimana e tassativamente prima di ogni consiglio proprio per dare poi
una posizione unita della lista durante l’assemblea.
Ci autososteniamo con i gettoni di presenza che ci permettono di
continuare con la campagna elettorale. Puntiamo ad autofinanziarci con quello
che riceviamo dagli organi.
SUV: Per la campagna
elettorale ci auto-finanziamo. Per ora ci incontriamo una volta a settimana.
- Qual è la vostra proposta? Obiettivi?
UDU: La nostra
preoccupazione principale è la tutela del diritto allo studio. Attualmente,
lavoriamo su una riforma del sistema di tassazione dell’Università di Verona, a
nostro parere non equo. In più, ci battiamo per aumentare gli spazi a
disposizione degli studenti e dell’autogestione; per riportare gli appelli
d’esame di tutti i dipartimenti a sei annuali, come da regolamento di Ateneo;
per una riforma completa del Cla e del sistema delle 150 ore.
S.O.: Noi vogliamo
che l’università diventi un luogo vivibile per lo studente: che non sia un
luogo dove si vada solo a sostenere gli esami. L’università non incentiva a
rimanere nei suoi spazi, terminate le lezioni: le aule vengono chiuse ed i
posti nelle biblioteche sono pochi.
SUV: Il vero
coinvolgimento e l'ascolto degli studenti. Spesso i rappresentanti di
dipartimento, una volta eletti, vengono "abbandonati": ogni studente
deve poter contribuire a migliorare il proprio dipartimento. Inoltre il
Consiglio degli Studenti deve essere un organo attivo, veramente autonomo e
decisionale.
- In cosa vi differenziate dagli altri? Perché dovremmo votarvi?
UDU: Ci
differenziamo per l’informazione. Partecipiamo costantemente a seminari e
convegni nazionali su tematiche sociali. L’impegno della rappresentanza non è
uno scherzo, non è visibilità. Puntiamo sui contenuti, non sui contenitori.
S.O.: Perché puntiamo
all’ascolto e a mettere al centro dei nostri interessi le problematiche degli
studenti, come è sempre stato.
SUV: Noi abbiamo le
idee chiare. Due parole chiave: "avere obiettivi" ed "essere
operativi". Sappiamo quello che vogliamo. Esempio di distanza dagli
studenti: non c'è informazione sulle elezioni, mancano manifesti in Università
per la presentazione delle candidature.
- Qualcuno tra voi ha avuto/ha esperienze in organi dell’università? Se
sì, in quali?
UDU: In tanti hanno
esperienza in senato accademico, consiglio degli studenti, commissione fondi.
Stiamo lavorando su tantissimi fronti e speriamo di essere riconfermati per
portare avanti i nostri progetti dall’interno.
S.O.: Abbiamo avuto
esperienze in consiglio studenti, nel collegio didattico di scienze economiche
e consiglio di amministrazione.
SUV: Nessuno dei
candidati è mai stato membro delle istituzioni dell'ateneo.
- Come giudicate il lavoro svolto dalle ultime elezioni?
UDU: Molto
positivamente, abbiamo vinto battaglie importanti e ne siamo molto soddisfatti.
(vedi volantino I nostri successi)
S.O.: Positivamente,
siamo riusciti ad ottenere una grande collaborazione tra le liste. Abbiamo la
consapevolezza d’essere liste diverse con approcci e punti di vista differenti,
ma siamo tutti studenti e i problemi rilevati sono gli stessi.
SUV: Poco concreto.
Consiglio degli Studenti immobile. Il C.d.S. può e deve avere un peso nelle
decisioni degli organi maggiori. Deve essere una presenza costante per tutti
gli studenti, mentre negli ultimi due anni si è auto-isolato, diventando un
organo "burocrate" ed intrecciando relazioni personali/politiche con
cariche più in alto. Dov’erano quando le tasse sono aumentate?
- Come avete programmato la vostra campagna elettorale?
UDU: Opera di
volantinaggio, allestimento di banchetti in tutti i dipartimenti, promozione di
eventi culturali e una festa al termine aperta a tutti gli studenti.
S.O.: Ci stiamo
ancora pensando, per ora le nostre forze sono incentrate sulla raccolta firme
per poterci candidare.
SUV: Volantini e
alcune assemblee in università.
- Qual è il peso della componente studentesca all’interno dei vari
organi? Perchè è importante votare?
UDU: Gli studenti
vedono problemi che docenti e tecnici non vedono. Si crea così dialogo e
confronto e per questo è fondamentale candidarsi e andare a votare: è un nostro
diritto e ne possiamo giovare.
S.O.: Se hai
proposte valide vengono ascoltate. Solo se si è attivi ed interessati i
risultati arrivano. Il voto è importante: è un diritto e un dovere civico.
Essere studenti significa anche far parte delle scelte che prende l’università
e lo si può fare solo se si è attivi, col voto o candidandosi. Anche
l’università si deve muovere di più per questo: si vota quando non ci sono le
lezioni, per cui si perde un gran numero di voti.
SUV: La componente
studentesca può e deve avere peso. Se uno ci crede, le cose si possono fare; ma
non posso criticare se non sono attivo. Grazie alla nostra rete di relazioni,
vogliamo proporre la pratica di una "critica propositiva attiva". Se
si fa capire agli studenti che possono e devono essere parte attiva, e vengono
ascoltati, allora vanno a votare. In passato sono stati scelti periodi
assolutamente sbagliati per il voto. Un altro segno della distanza fra il
C.d.S. e gli studenti: assurdo, fra persone della stessa età.
- Com'è il rapporto fra rappresentanti e docenti/tecnici?
UDU: Nel complesso
buono e proficuo: gli scontri servono a trovare punti d’incontro.
S.O.: Molto buono,
ma come sempre dipende chi ti trovi di
fronte.
SUV: Dipende dalla
persona, ma in genere si riesce a dialogare.
- Come giudicate l'amministrazione del rettore Nicola Sartor?
UDU: Molto contenti
per il suo atteggiamento, disponibile aperto e chiaro, attento alle questioni
studentesche.
S.O.: [non
risponde]
SUV: Non credo di
avere le capacità per giudicare un'amministrazione universitaria. Però ogni
studente può accorgersi delle lacune che viviamo: probabilmente manca una
convergenza verso obiettivi condivisi.
I portavoce ci hanno mostrato le loro linee guida e gli interessi.
Questo mandato scadrà nel 2016, ora tocca a noi tutti interessarci e muoverci
perché l’università sia anche nostra andando a votare il 10 e l’11 dicembre.
di Alessandro Bonfante, Cristina Samuelli e Francesca Cantone.
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