Lungo
il proprio percorso di studi presso l’UNIVR, tutti gli studenti appartenenti a
qualsiasi dipartimento dovranno fare i conti con il C.L.A. ovvero il Centro
Linguistico di Ateneo dell'Università di Verona, il cui scopo è fornire
sostegno all'apprendimento delle lingue, inglese, francese, spagnolo, tedesco,
russo e italiano L2, e che è rivolto, appunto, agli studenti sia italiani che
stranieri, ma anche a insegnanti, strutture e utenti esterni se interessati. Il
C.L.A. si occupa di promuovere lo studio e l'esercizio di tali lingue
organizzando lezioni volte alla preparazione del conseguimento di diversi
livelli linguistici previsti dalle direttive del Consiglio d'Europa. Oltre alle
lezioni “in classe”, per perfezionare ulteriormente la lingua scelta, è stato
creato anche un progetto chiamato Tandem@CLA,
che consente di fare pratica “dal vivo” con ragazzi madrelingua attraverso
incontri regolari, opportunità che permetterebbe di migliorare sia le
conoscenze linguistiche sia interculturali di entrambi gli studenti.
Tutto ciò
sarà sufficiente per raggiungere il livello necessario alla propria carriera? A
tal proposito alcuni studenti del dipartimento di Lingue e Letterature
Straniere (e non solo) hanno affermato che sono presenti alcuni problemi
interni al sistema organizzativo e didattico.
Innanzitutto
il primo punto riguarda lo svolgimento delle lezioni. Le aule in primis. A
volte risultano troppo piccole per contenere un numero di studenti superiore a
quello della capienza effettiva, costringendoli a seguire una lezione seduti
per terra o ad andarsene perché la situazione non permette loro di capire
l'argomento di cui si sta trattando. Si limita così la possibilità di fare la
pratica necessaria per imparare la lingua.
La situazione
ottimale sarebbe avere meno studenti per ciascuna lezione in modo tale da
permettere loro sia di seguire adeguatamente che di poter interagire con il
professore in caso di incertezze e dubbi; ma allo stesso tempo mettere il
professore in una condizione in cui possa dedicare il giusto tempo ad ogni
studente.
Non è
tutto. Il disagio degli studenti “in esubero” è seguito dal problema degli
orari delle lezioni. Spesso capita che le lezioni del C.L.A. si sovrappongano
alle lezioni tenute in ateneo, obbligando gli studenti a scegliere quale
frequentare. Probabilmente non c'è dialogo tra ateneo e C.L.A. e la conseguente
mancanza di coordinazione tra i due organi mette gli studenti in difficoltà. A
fronte del frequente verificarsi di questa situazione, gli studenti
proporrebbero di programmare le lezioni di ateneo il pomeriggio e quelle del C.L.A.
la mattina (o viceversa), in modo che tutti riescano ad essere presenti ad
entrambe le lezioni.
Oltre al
piano organizzativo, gli studenti di lingue considerano i materiali didattici e
gli argomenti trattati inefficaci per una giusta preparazione. Vorrebbero
programmi più chiari e uguali per tutti i corsi dello stesso livello, a
prescindere dal professore, così che si sappia cosa studiare nel caso in cui
non si riuscisse a frequentare le lezioni - per esempio per motivi di lavoro,
perché non bisogna dimenticare che ci sono universitari impegnati in altre
“carriere” al di fuori di quella universitaria.
Un altro
punto da tenere in considerazione è la modalità di svolgimento dell'esame, le
cui tipologie non sono ritenute consone al livello affrontato. Per ottenere la
certificazione bisogna sostenere tre prove: informatizzato, scritto, orale. La
prima prova, l'informatizzato, crea sempre non pochi problemi. Nonostante il
vantaggio dell'esito immediato, gli studenti ritengono che non sia il modo più
corretto per valutare il grado di preparazione di una lingua, anche perché non
tutti i test informatizzati hanno la stessa difficoltà. Per quanto riguarda lo
scritto, invece, molti preferirebbero l'utilizzo di griglie di valutazione più
chiare, cioè una maggior trasparenza sulla valutazione degli esami: cosa
premiano, cosa fa perdere punti, con che criteri vengono contati certi errori
ecc.
Infine la
conversione dei voti da centesimi in trentesimi è ingiusta. Uno studente che
prende 70 avrà lo stesso voto di uno che prende 79, ovvero 24. Diventa
scoraggiante per uno studente vedere il proprio impegno messo sullo stesso
livello di chi, magari, ha avuto un colpo di fortuna.
Ecco alcuni
dei motivi per cui spesso gli studenti (soprattutto del dipartimento di Lingue
e Letterature Straniere, ma anche quelli di tutti gli altri corsi) considerano
le lezioni del C.L.A. inefficienti per un’adeguata preparazione e le modalità
d'esame infattibili, tanto da spingersi a seguire corsi esterni all'Università,
i quali sono ovviamente a pagamento!
di Alessia Venturi
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